Come la semplice azione di non seguire il festival di Sanremo può fare la differenza curando una società malata e corrotta come la nostra senza più etica ne valori.
Lo dico con molta sincerità a tutti i miei cari Amici e lettori di passaggio di questo semplice e spontaneo BLOG, provo un forte disagio ancor di più dei passati anni a seguire questo show che ormai non è più da tanto tempo una vera competizione canora.
Provo un senso di profondo sconcerto e amarezza vedere su quel palco personaggi che prenderanno fior di quattrini e che sono consapevoli del ruolo a loro assegnato, ovvero distrarre le masse.
Io non mi reputo di far parte di una massa o di un gregge disposto a farsi pascolare, ma sopratutto non potrò mai dimenticare in piena pscopandemia la pagliacciata fatta sul palco dell’Ariston di fiorello e amadeus, uno spettacolo indegno e abominevole per chi ancora oggi piange gli effetti avversi della sperimentazione fatta su cavie umane. Lo ricordate ?
Come si può di questi tempi, accettare e guardare questo prodotto di distrazione di massa, quando sotto i nostri occhi sempre più distratti ci stanno portando a fare una guerra che nessun italiano vuol fare, ma sopratutto come si fa a guardare un simile show, dove come sempre ci saranno provocazioni e volgarità, mentre migliaia di bambini continuano ad essere massacrati dal nazismo imperante del nostro occidente.
Si ne sono convinto miei cari Amici, cosi come son convinto che votando gli ultimi, ovvero quei partiti che ancora non sono nei gangli del potere, si possono cambiare realmente le cose prima che sia troppo tardi,
cosi sono convinto che se davvero in tanti, per una questione etica, per una questione di rispetto alle tante vittime del genocidio in atto, per contrastare il male che i nostri politicanti servi del forum di davos hanno sposato, per solidarietà al movimento dei trattori che con dignità stanno alzando la voce,
ribadisco son convinto che se non guardiamo questo strumento di distrazione di massa del festival di sanremo, di sicuro qualcuno se ne accorgerà e inizierà a temere la forza della dignità.
Vi lascio con un controcanto di Francesco Toscano, chi mi conosce sa che sul mio diario lo condivido giornalmente, ritengo questo prodotto editoriale uno strumento valido, un esercizio importante per chi vuol mantenersi libero e con capacità di ragionamento autonomo e non condizionato.